Comme dans un film français…

Mi piacerebbe, a volte, vivere come dentro le scene di un film francese…

Assaporare quella tranquillità e raffinatezza…

La leggerezza e serendipity del vivere, avvolti dal profumo di baguettes appena sfornate, con l’atmosfera piacevolmente nebbiosa e i contorni sfocati e sfumati di quegli scenari magici e accoglienti, dove il vento intenso e dispettoso, senza farsi notare alza le tovaglie e i lembi della stoffa per fare accadere qualcosa di inaspettato… Scovare qualcosa per caso senza averla cercata, o mentre stavamo tentando di trovarne un’altra…

Un mondo, così deliziosamente strambo che va al rovescio, lento ma inesorabile e avvolgente, dove sembra che tutto possa accadere, stupire, meravigliare e far rimanere a bocca aperta anche per una coccinella che vola e magari ci si posa sul naso e per guardarla dobbiamo incrociare gli occhi tanto: poi però ci gira la testa e allora strizziamo gli occhi forte e vediamo le stelline…

Vita che scorre serena, ma che incorre a volte in incidenti o equivoci piccanti che donano il necessario sale e pepe all’esistenza.

Passeggiare con animo leggero e sbarazzino tra le scene di una vita che sembra “vera come la finzione”, in un posto cosi deliziosamente romantico, ma malizioso al contempo. Un luogo incantato dove districarsi fra stradine, discese e salite, scale e anfratti, dove scovare negozietti e piccole botteghe nascoste che profumano di vaniglia e cannella.

Vivere camminando a due piedi da terra, assaporando il piacere delle cose piccolissime che ci accadono e sono attorno a noi… Avere i brividi per un semplice sfiorarsi…

Sentirsi avvolta ed indossare, al posto degli indumenti, quelle musiche così particolari, sornione, armoniose e… francesi. Ad esempio quelle di Yann Tiersenn, che non so descrivere, ma ogni volta che le ascolto mi fanno fare le capriole… Colonna sonora lieve e costante in sottofondo che alterna, come su un’altalena, momenti  ritmici e festosi ad altri riflessivi, introspettivi e malinconici… O ancora Aznavour e la Piaf, forti ma allo stesso tempo incalzanti e sensuali.

Un posto dove si superano i pregiudizi e si vive sospesi, col sorriso stampato in faccia e canticchiando quando si vuole, senza farlo a comando o con il timore di essere scoperti a gioire o a piangere senza alcun motivo apparente…

E che strano sarebbe sentire la voce narrante al di fuori della scena che descrive la mia vita, magari potergli chiedere consiglio sul da farsi… Ma poi essere coraggiosa e scrivere da sola le mie pagine.

Un mondo parallelo, ma reale come la vita…

Mi piacerebbe, a volte, vivere come dentro le scene di un film francese…

 

 

 

243 pensieri su “Comme dans un film français…

  1. Tu non ci crederai, ma pochi anni fa andai a Parigi per una settimana, e nella via dietro al mio albergo hanno girato la scena di un film ambientata in una fioreria.
    Giuro che non ho mai saputo il titolo del film, perché non parlo francese e non sarei riuscito a fare domande, ma mi sarebbe piaciuto essere una comparsa.

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    • eccoti andreeeeeee!!!!!!
      mannaggi si era perso nei meandri brutti!
      ma dai! non sono mai stata a parigi…
      che spettacolo una fioreria! mannaggia sarebbe stato bello se davvero avessi fatto la comparsa… avresti potuto dire che per un pochino di tempo avevi vissuto in quell’aria un po stramba dei film francesi! bacini!

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  2. Con me tesora mia sfondi una porta aperta!!!! 😊😊 Adoro i films francesi .. Ma io forse non faccio testo Adoro la Francia e La mia amata Parigi da cui manco da troppi anni 😢😧
    Hai colto perfettamente l’atmosfera e il gusto con cui ti avvolgono, ti divertono, ti fanno sognare e a volte, ti maravigliano lasciandoti anche perplessa …
    Il tuo post e’ un omaggio originale alla commedia francese direi e mi hai fatto immensamente felice!!!!! 👏 👏 👏 😊

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  3. Sono stato diverse volte a Parigi: le colazioni su Avenue des Champs-Élysées, le cene sulla Tour de Montparnasse con tutta la città ai piedi, o ancora alla Tour d’Argent. Ma la vita non è un film o una vacanza, ed entrambi finiscono sempre, che sia dopo due ore o dopo pochi giorni.
    Se così non fosse non ne saremmo affascinati

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  4. Ciao Alessia cara, sono io in ritardo con i tuoi ultimi post …. e che post!!!
    Profumo di baguette, atmosfera francese, una vita che “sembra vera come una finzione”…ma che meraviglia…mi sono assaporata un po’ di questo desiderio di serendipity!
    Vivere come se fossimo in un film francese…sarebbe meraviglioso poterlo fare. Leggendoti, ogni volta, mi sembra di conoscerti sempre un po’ di più e ne vine fuori una persona bella bella, ti abbraccio forte!

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    • Margheeee! Ma ciao! É ma come dicevo a dora il blog e leggere glialtri se ci va, dovrebbe essere un divertimento e un rilassamento, quindi uno lo fa quando puo e ne ha voglia! Pure io tardo sempre!
      Grazie! Che bello averti come amica virtuale!
      Ogni tanto mi piacerebbe tuffarmi un po in quell’atmosfera da commedia francese davvero… Non so se riesco a spiegare che intendo…! Baci!

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  5. forse anche per questioni professionali non ho un grande pensiero riguardo il mondo francese però una cosa non posso negarla, provo profonda ammirazione per l’arte di quel popolo, per la loro capacità di seduzione…

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    • Ciao caro!Quindi x lavoro ti rapporti con loro…
      Si sono seduttivi…
      Pero a dirti la verita non sono mai andata e non é il primo posto che sceglierei di visitare…
      Pero.mi.piace l’atmosfera che si crea in quelle poche comnedie francesi che ho visto…! Sembra tutto cosi leggero…!

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          • mah, diciamo che il cliente francese è giustamente esigente, meno giustamente puntiglioso su dettagli di poco conto rispetto a disattenzioni su cose importanti. Il lavoro in realtà è un enorme contraddizione che spesso mi crea “problemi” morali, ma non sarà per sempre.. 🙂

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          • eh, è complicato… spesso siamo anche noi che facciamo penare loro… e io centro nel momento in cui devo prendermi le responsabilità del mio lavoro, ma è giusto che sia così… sullo stress ti dirò, in massima onestà, che fortunatamente non lo accuso più di tanto.. o meglio, non per molti minuti… :))

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          • Essendo un lavoro particolare e anche di responsabilita ci credo che é un discorso ampio e complicato… Ecco bravo dicevo che nondevi farti tu problemi di moralita…
            Beh tutti dobbiam prenderci le responsabilità di quel che facciamo… Ancor di puu se é.un lavoro da cui dipendono cose e persone…

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          • eh ma appunto non è facile farsi problemi di moralità… è veramente molto complicato, perchè diciamo che la pratica è “convincerci che ciò che vediamo non sia vero” e a me questo crea problemi di moralità… 🙂

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          • ahahah, in qualche modo ci sono delle similitudini, se non altro nelle struture, considera che lavoro nel settore nucleare per un azienda americana che è comandata da una giapponese… non so se viene in mente subito qualcosa che non torna molto… 😛 Quando descrivo la mia azienda a qualcuno all’inizio mi sembra di raccontare una barzelletta..

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          • Ah ecco…. Un po contraddittoria la cosa…. E ci son di mezzo pure i francesi…. Ussignur! Vedi vedi i soldi che fanno fare….!
            Oh non é che ora mi dici tutte ste cose e poi mi rapisci x farmi mantenere il segreto eh! 😁

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          • no no al massimo rapiscono me… :(((( ho già detto troppo… condivido la considerazione per i soldi, odio estremo… (ottima anche l’osservazione sui francesi in mezzo a ciò che già è complicato di suo)… ma come ho detto non sarà “per sempre”… devo solo saper aspettare nel miglior modo possibile… :)))

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