Buongiorno, amici di blog! Buongiorno a tutte le lettrici!
Oggi, sono davvero emozionata e non sto più nella pelle: non vedo l’ora di rivelarvi il personaggio libroso che sto per intervistare.
Un colpaccio!
Un protagonista particolare, focoso, che non ha nulla da invidiare a nessuno. Si tratta di un batterista, che fa parte di una band di fama mondiale, i The Blind Spot.
Appena inizia a muovere le sue bacchette, parte la magia. Il ritmo gli entra nel sangue e lo trasmette anche a tutti coloro che lo ascoltano.
Avete già capito, no?
Ebbene sì, oggi saremo in compagnia del fantasmagorico Eric Murray, direttamente dalle pagine del libro Crash Bang Wallop (Rise Like a Rocket)!
E qui sento applausi, fischi e ragazze urlanti.
Diciamo che lui è molto intenso, quindi avevo un po’ di timidezza. Prima di decidermi a chiedere alla sua autrice di intercedere per me e di concedermi un’intervista, ci ho pensato un pochino. Ma, alla fine, incontrare proprio Eric era un’occasione talmente golosetta da non farsela scappare.
Oggi, non parlerò con Laura Rocca, ahimè, però cercheremo di estorcere a lui qualche informazione. Qualcuno di voi di WordPress, la ricorderà come La Dama col Cappello e il suo blog Racconti dal Passato. Proprio da qui, ha iniziato con un libro fantasy, il primo volume di Le Cronistorie degli Elementi. È stato bello seguire, negli articoli e nei commenti, la sua nascita. Ora è, a tutti gli effetti, una affermata autrice self. I suoi romanzi sono molto apprezzati, ci regala sempre belle storie, ben confezionate e con tante emozioni da vivere. A partire dalle Cronistorie, passando per i Falling in Love, i Challengers, Alchemic, Respirami, Lady Jessica e gli Of Vices and Virtues, per finire con i The Blind Spot!
La sua pagina autrice Amazon: https://www.amazon.it/Laura-Rocca/e/B010Q2LUPA?ref=sr_ntt_srch_lnk_1&qid=1650978099&sr=8-1
Pagina autrice Facebook: https://www.facebook.com/LauraRoccaAutrice
Ora, però, bando alle ciance e…
Siete pronti ad accogliere Eric?
Eccolo!
Ciao, Eric. Che emozione averti qui, a mia completa disposizione.
Voi che leggete, non potete capire che sguardo mi ha lanciato.
Iniziamo con l’intervista, va, che è meglio.
Cosa rappresenta la musica, per te?
Ciao Alessia, che piacere conoscerti. È sempre una gioia parlare con le mie fan o con le mie lettrici. Ti rispondo: la musica è a luce. È quello che mi ha tirato fuori dal periodo più buio della mia vita.
Allora, dobbiamo ringraziarla.
Già.
È stato subito amore con la batteria? Hai mai pensato a un altro strumento?
No, l’ho vista, era lì davanti a me, è stato un richiamo. Prima di trovarmi in quella stanza, davanti alla batteria, non avevo mai considerato di diventare un musicista.
È facile mantenere alta la tua facciata di bello e dannato per nascondere il buchino che porti dentro?
Assolutamente no, ma agli altri deve sembrare così, altrimenti lo capiscono subito che stai fingendo.
In che modo ti rappresenta la canzone Faget dei Korn?
È stata un’epifania. Quando ho ascoltato quella canzone, stavo subendo gli stessi abusi che venivano descritti nel testo. È stato come essere compreso da qualcuno.
Eric, il tuo è stato il primo volume della serie dei The Blind Spot che ho letto. Sei un ragazzo con tante peculiarità. Devi essere orgoglioso di come ti ha dipinto e creato Laura. Hai tutto un mondo dentro che vuole essere scoperto solo da chi ne vale la pena. Ovvio che, in questo romanzo tutto dedicato a te, compaiano anche gli altri protagonisti della serie. Mi sono incuriosita, quindi leggerò anche di loro. Ti va di spendere una frase per ognuno dei tuoi compagni della band, così possiamo conoscerli un po’ meglio anche noi?
Jaxon… se non ci fosse, dovrebbero inventarlo.
Non indossare pellicce davanti a Denys o ti odierà per sempre.
Kirk è un santo sotto mentite spoglie.
Sherman, l’oscuro signore.
Stiamo aspettando Sherman, che mi affascina molto. E possiamo dire, senza offendere nessuno, che è il protagonista, forse, più atteso. Avete creato mistero e curiosità attorno a lui. Ci puoi dare qualche indiscrezione su di lui e sul suo romanzo?
E pensi che lui racconti qualcosa proprio a me che sono quello con la bocca più larga di tutti? Sì, l’ho aiutato nel momento del bisogno, ma estorcere qualcosa dalla sua boccuccia angelica è peggio che tentare di stappare una lattina alla quale si è rotta la linguetta.
E ora… Lalita. Calcola che mi ho subito trovato dell’empatia con lei. Ha saputo tenerti testa la gattina. Ha un bel caratterino e ha tirato fuori la grinta nel momento giusto. Diciamo che ci ha saputo fare parecchio. Puoi dirci qualcosa di lei, senza fare spoiler?
Lalita è un uragano sotto mentite spoglie, un metro e sessanta di forza e coraggio, l’unica in grado di rimettermi in riga.
Vuoi venire a cena con me? 😆 (ah no, scusa… fai finta di nulla)
Qualche mese fa avrei accettato, ma adesso rischio di fare la fine di Varys del Trono di Spade, eviterei se non ti dispiace.
Solo perché conosco Lalita e la ammiro! Sei stato un protagonista indisciplinato? Cioè, hai seguito la penna di Laura oppure l’hai portata nella direzione in cui hai voluto tu?
Sono sempre i personaggi a parlare, lei si limita a mettere a nudo la nostra anima.
E ora, hai qualche pettegolezzo da darci su Laura? Scrive in silenzio o nel caos? Fa delle scalette? Prende appunti ovunque si trovi? Mangia il pollo con le mani? Puoi dircelo, tanto non ci sente…
Credo abbia un disturbo ossessivo compulsivo. Lei non si limita a fare scalette. Lei fa l’analisi del personaggio, fa la scaletta della serie, fa la scaletta del singolo libro, riassume tutti i capitoli prima di scriverli e fa persino la scheda dei luoghi. Odia scrivere a mano, non lo farebbe nemmeno sotto tortura, detesta anche scrivere con lo smartphone. Se è in giro e le viene qualche idea, registra dei vocali. È obbligata a scrivere sotto tortura: suo marito lavora da casa e blatera tutto il tempo al telefono e, purtroppo, vive in un open space, anche se sta disperatamente cercando casa in modo da chiuderlo fuori dal suo ufficio. È solita ascoltare musica a tutto volume con le cuffie per non sentire lui parlare.
Avrei tante cose da chiederti… ma so che sei indaffarato con la band e tutto il resto. Vuoi dire tu qualcosa a noi?
Nel mio libro c’è già tutto ciò che c’è da sapere su di me, ma in quello di Sherman ho il sospetto che, finalmente, scoprirò il senso di una frase che mi ha detto durante la mia storia e che non riesco a levarmi dalla testa.
Bene, Eric. Sei stato delizioso. Grazie mille di avere accettato. Mi hai fatto felice. Mi sono divertita, e l’opinione che mi ero fatta su di te non è stata disattesa. Salutami quella pazzerella di Lalita, i tuoi amici della band e le loro compagne e Laura.
Grazie a te! Ci rivediamo nel libro di Sherman.
Ciao, Eric!
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Quindi, non ci resta che aspettare, finalmente, il romanzo dedicato a Sherman, In a Minor Key. E non ci vorrà neanche troppo tempo, perché l’uscita è prevista per venerdì 29 aprile.
Speriamo che Laura mi aiuterà e chiederà anche a lui di concedermi un’intervista.
Molte lettrici già lo hanno conosciuto grazie a tutti i libri della serie, a me è bastato leggere Crash Bang Wallop per innamorarmi follemente della sua mente particolare, del suo animo all’apparenza oscuro, del mistero legato al passato che si porta dentro. In A Minor Key, dove tutti i nodi di Sherman verranno al pettine. Ho il sospetto che sarà una lettura intensa ed emozionante, come tutte quelle che escono dalla penna di Laura. Per questa uscita in particolare, girovagando sui social, mi sono accorta che, con l’acquisto dell’ebook o del cartaceo, ci saranno tante belle sorprese e coccole per i lettori.
Se sbirciate sui suoi social, si possono trovare video, foto, dirette dedicate a Sherman. Addirittura, ce n’è una di Laura e Massimiliano Mollicone, il prestavolto (anche in copertina) tutto italiano del tastierista della band.
Come tutte le cose belle, anche la serie Rise Like a Rocket, con In a Minor Key, termina ma, proprio come tutte le cose belle, appunto, non lascerà i nostri cuori tanto facilmente.
Chissà quali altri progetti ci riserverà Laura per il futuro!
Grazie di essere stati con noi.